Quando Susanna mi ha chiesto di scrivere un articolo per condividere la mia esperienza di trasformazione grazie alla mia scelta alimentare vegana consapevole, ho subito accettato con molto piacere perchè ritengo che ci sia sempre più bisogno di far conoscere belle storie, quelle che rivoluzionano la vita in positivo, quelle che fanno comprendere anche agli altri che cambiare è possibile ed è possibile sempre, ad ogni età ed in ogni circostanza. Basta volerlo veramente e soprattutto iniziare ad agire! Come diceva Lao Tzu “Ogni grande viaggio inizia con un piccolo passo”. E posso dire che questo mio viaggio di riscoperta di me stessa tramite il Veganesimo e la consapevolezza iniziò quando avevo 8 anni e posi questa domanda a una delle suore della mia Scuola, durante le prove della prima confessione: “Se inavvertitamente ho calpestato e ucciso una formica, ma non mi sono accorta e non lo so, devo comunque confessarlo al prete?”. Secondo voi la suora cosa mi rispose? Mi disse: “Ma no Melissa…”.
Invece in quella domanda era racchiuso il senso dell’universo che è Amore e Compassione per ogni creatura, anche la più minuscola.
Quella particolare sensibilità e rispetto di ogni forma di vita si manifestavano soprattutto a tavola quando dovevo mangiare la carne, cosa che per me era profondamente difficile e mi arrecava sofferenza. Infatti la carne mi faceva proprio schifo e cercavo sempre un modo per sputarla, nasconderla e buttarla. Ricordo benissimo che dicevo ai miei genitori “Mi sembra di mangiare un cadavere umano”. Ma poi, crescendo, come tutti i bambini, mi sono lasciata convincere dagli adulti che un po’ di carne ci voleva per crescere. Sì! Peccato che la mia anemia adolescenziale non migliorava grazie alla carne ed ero sempre stanca durante gli anni del liceo. E peccato che con tutto il latte e i formaggi che ho mangiato ogni inverno avevo pesanti raffreddori e influenze.Finché nel 2001, durante una vacanza a San Sebastian nei Paesi Baschi (Spagna) mi venne regalato da degli amici un anatroccolo che chiamammo Chupito e che per 11 anni visse con me, diventando a tutti gli effetti membro della famiglia. Il rapporto di profondo ascolto e cura verso i bisogni di una creatura così pacifica e dolce, innescò in me profonda tenerezza, rispetto e amore, mi riattivò ardentemente il desiderio di non cibarmi più di animali.
Gli incontri con personalità di spicco nel mondo religioso come Sua Santità il XIV Dalai Lama, Thich Nhat Hanh e Amma hanno contribuito a consolidare la mia convinzione a non nutrirmi più di animali.E così poco a poco eliminai tutta la carne, anche gli affettati che essendo pieni di sale erano accattivanti. Anche la bresaola, che si dice faccia tanto bene agli sportivi (mito che ho sfatato, così come tanti altri sportivi vegani). Quindi si può dire che dal 2008 sia tornata ad essere vegetariana, come avrei voluto essere da bambina, con la primaria motivazione etica, perchè la sofferenza degli animali mi addolorava molto.Ma il percorso era ancora lungo affinchè arrivassi ad avere comprensioni più profonde sulla vita e su ciò che è veramente bene per il mio organismo a livello alimentare e spirituale.
Il passaggio fondamentale è avvenuto nel 2014-2015 con la lettura del libro “Mangiar Sano e Naturale” e con l’incontro con il suo autore, il Dott. Michele Riefoli, Biologo Nutrizionista e Chinesiologo, che da oltre 30 anni si dedica alla ricerca nel campo della Consapevolezza del Benessere a tutto tondo, comprese le meccaniche mentali, le memorie genetiche e l’aspetto spirituale. Non appena lessi la prima pagina capii che quello era un libro che mi avrebbe cambiato la vita e che andava studiato, letto passo passo e assimilato oltre che applicato nella pratica quotidiana.E così feci. Mi è sempre piaciuto studiare e sperimentare su di me ciò che mi risuona e di cui intuisco il grande potenziale. E’ sempre stato così sia per la Danza che per lo Yoga, la Musica e dal 2014 in poi per l’Alimentazione.
La svolta vera avvenne quindi nel 2015 quando, dopo 3 giorni di full immersion nel Ritiro Veganic che tenne il Dott. Riefoli, capii che il mio organismo aveva già resettato i propri campanelli di allarme e non tollerava più cibi dannosi e inquinanti anche in minima quantità. Se in soli 3 giorni di alimentazione con il Sistema Veganic e di risveglio della Consapevolezza alimentare, e non solo, avevo avuto così tanto beneficio, che risultati avrei potuto ottenere seguendo il Sistema Veganic sempre?! Da quel momento quindi abolii totalmente ogni altro alimento di derivazione animale e inoltre eliminai anche molte altre sostanze acidificanti come sale, zuccheri raffinati, farine raffinate, tè e cioccolato. La mia sensibilità e la mia attenzione ai messaggi e alle reazioni del mio organismo già mi avevano fatto eliminare il caffè anni prima e fortunatamente bere alcolici non mi è mai piaciuto. All’inizio però non è stato facile togliere il sale e il cioccolato che amavo molto. Tutto mi sembrava avere lo stesso sapore e un po’ mi sentivo come depressa. In questa situazione, come in ogni momento della vita in cui si verificano crisi e trasformazioni, mi hanno sostenuta la mia forte determinazione al raggiungimento dell’obiettivo di dimostrare a me stessa e al mondo che vivere bene e sani nutrendosi di soli vegetali non solo è possibile, ma è anche molto molto meglio sotto ogni aspetto: etico, salutistico, ecologico, spirituale-energetico. Inoltre mi hanno sostenuta la mia costanza, la curiosità da esploratrice e ricercatrice e chiaramente la forte motivazione a non contribuire più alla sofferenza degli animali e a impattare il meno possibile sul pianeta, oltre che la motivazione di migliorare la mia salute e la mia qualità energetica.Passati quindi i primi 3 mesi da Veganic le mie papille gustative hanno ricominciato ad assaporare il reale gusto dei cibi, a cogliere anche le più sottili sfumature di sapore e odore e ho iniziato a divertirmi veramente nel comporre nuove, gustose e sane ricette vegetali, naturali, integrali. E oggi son un vero e proprio “segugio” e se ci sono cibi anche solo sul punto di andare a male io percepisco l’odore anche a distanza.Nel Sistema Veganic mi sono sentita subito a casa poiché l’ho percepito come un sistema non solo alimentare, ma educativo a 360° che conduce a scoprire il bene che veramente fa bene e apre la mente a nuove percezioni che vanno oltre ciò che sembra, in ogni campo della vita. Non una dieta privativa, bensì un vero e proprio sistema educativo che poggia su una solida base scientifica e di continua osservazione dei dati di fatto e delle variabili che presenta ogni persona con la propria personale storia.
In questi anni ho potuto incontrare grandi ricercatori e personalità come il Prof. Colin Campbell (autore di The China Study) e il Dr. Neal Barnard (autore di Superfood), andando anche al Parlamento Europeo nel 2016 per discutere in una tavola rotonda del tema Vegan e della sostenibilità alimentare. Ho potuto conoscere persone meravigliose che come me cercano di arrecare il minor danno possibile a questo pianeta terra e dedicano la loro mission al sostengo di uno stile di vita nel rispetto di Sé, degli animali e della natura.
Oggi sono felice e orgogliosa di celebrare 5 anni di vita Veganic, sana, naturale e consapevole. Certamente gli scombussolamenti interiori non sono mancati, ma ora mi sento più forte sia fisicamente, mentalmente ed energicamente. Riesco anche a gestire molto meglio i periodi pre-mestruali e mestruali, avendo imparato quali cibi scegliere in quei giorni e diverse pratiche yogiche per prevenire e lenire eventuali dolori, che spesso non si presentano nemmeno più.Ho anche iniziato a percepire veramente cosa sia la vera spiritualità, quella che va oltre l’appartenenza a una religione, alla recitazione di preghiere, al canto di mantra, alla devozione a immagini e Guru, quella che è alla base del rispetto della vita in ogni sua forma, anche quando quella forma ti è apparentemente antagonista.Mangiare non è più solo un mettere del cibo dentro il mio stomaco, ma è diventato un vero e proprio atto d’amore verso il mio organismo, per nutrirlo al meglio, e per il pianeta, per rispettarlo il più possibile. Come DanzaMovimentoTerapeuta, Yogini ed Essere umano ho sentito la necessità di fare un passo in più per alzare la mia energia e il mio stato di ben-essere e ho deciso così di seguire l’intuizione di quando ero una bambina che amava gli animali e non voleva mangiarli. Il Sistema Veganic mi ha riportata sulla via della Consapevolezza in ogni mia azione e pensiero.Quindi la mia scelta di vita consapevole, partendo dall’alimentazione, si è consolidata oggi in un viaggio immenso alla riscoperta sia di me stessa, con i lati bui e i lati luminosi, sia degli altri, sia dell’intero Universo.Sono dunque diventata anche Educatrice e Coach del Sistema Veganic proprio per aiutare altre persone nel passaggio ad uno stile di vita migliore, che possa renderle libere da attaccamenti alimentari ed emozionali e quindi realmente felici.
Mi definisco BODY-MIND SPIRIT HEALTH COACH, figura professionale che in Italia è ancora poco consueta e nei miei percorsi evolutivi-trasformativi, che tengo anche online, accompagno le donne a liberarsi dai blocchi e dagli attaccamenti che stanno limitando il loro potere, risvegliando così la potenza del loro femminile ed armonizzandola col maschile, in un lavoro integrato tra Movimento Consapevole, DanzaTerapia, Yoga, Educazione Alimentare e allo Stile di vita naturale-integrale, affinché possano realizzare concretamente il disegno della propria anima su questa terra.Credo che ciascuno abbia il proprio viaggio, con i propri ritmi e quindi la cosa migliore per educare è l’essere quell’esempio di vita virtuosa che si vuole trasmettere agli altri.
Dott.ssa Melissa Mattiussi
Body-Mind-Spirit, Health Coach,DanzaMovimentoTerapeuta, Danzatrice, Yogini,Food Coach Veganic, Laureata in Lettere,
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